venerdì 27 settembre 2013

ECONOMIA CIRCOLARE

Ho partecipato ad un workshop organizzato da Alchema che, tra i primi in Italia, vuole promuovere il concetto che si sta facendo strada in tutto il mondo, un’economia nella quale i prodotti di oggi sono le risorse di domani, in altre parole un’economia circolare
L’economia circolare si pone in contrapposizione al tradizionale modello di consumo lineare (in cui tra il 60 e l’80% delle risorse viene sprecato al termine del percorso lineare estrazione-produzione-consumo-rifiuto), questo nuovo modo di concepire i prodotti presuppone un nuovo modo di fare impresa riassumibile con due obiettivi principali:
- risolvere, almeno in parte, il problema dell’approvvigionamento delle materie prime che, come è ovvio, non sono infinite, sono di difficile accesso, hanno costi crescenti e fortemente variabili;
- limitare la produzione di rifiuti da parte del sistema industriale, contribuendo a diminuire i costi economici e ambientali dei processi di smaltimento e innescando un circolo virtuoso in un mondo di risorse finite.
Non si tratta soltanto di un sogno ma di una transizione già in corso, non foss’altro perché secondo stime contenute nel report “Towards the circular economy”, realizzato da McKinsey su commissione della Ellen MacArthur Foundation – l’economia circolare potrebbe permettere ben 630 miliardi di dollari all’anno di risparmi, cifra pari al 23% dell’attuale spesa per le materie prime e a circa il 3,5% del PIL europeo.